Premessa
È possibile, in pochissimi mesi, rendere vincente un’atleta già molto competitiva?
È la domanda che mi sono posta quando ho iniziato a seguire Isabella per la sua preparazione agonistica, con l’obiettivo di conquistare la Pro Card nella categoria Bikini WNBF.
Iniziare a lavorare con un’atleta che ha già ottenuto in precedenza ottimi risultati è una sfida rischiosa, soprattutto se si ha pochissimo tempo per produrre un miglioramento significativo. Infatti, se non ci riesci, per quanto la mancanza di tempo potrebbe, dal punto di vista razionale, giustificare un possibile “fallimento”, si rischia comunque, dal punto di vista emotivo, una frustrazione di entrambe, atleta e coach.
Ma, si sa, io adoro le sfide e, anche in questo caso, ho preferito correre il rischio di fallire piuttosto che non provarci. Tale decisione è stata anche supportata da due considerazioni:
- avevo capito subito che, a discapito delle apparenze, c’erano ampi margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista dell’allenamento, perché di fatto lei non si era mai allenata come di deve (non per colpa sua);
- confidavo che Isabella avrebbe dato il massimo per raggiungere il suo obiettivo.
Non mi sbagliavo!
Isabella ha dimostrato di avere diverse qualità necessarie per fare progressi velocemente: l’umiltà per prendere atto che sostanzialmente era come una principiante, perché doveva imparare ad allenarsi, e la determinazione per lavorare, a testa bassa, e fare tutto quello che era necessario.
Il tutto condito da un perfezionismo maniacale che, abbinato al mio, non ha lasciato fuori neanche il minimo dettaglio, per sfruttare ogni margine di miglioramento al 100%. Infatti, anche se i cambiamenti e i progressi maggiori sono derivati dall’allenamento, anche altri aspetti della preparazione sono stati ottimizzati e hanno fatto la differenza.
Dal punto di vista alimentare, una migliore distribuzione dei macronutrienti durante la giornata e una integrazione di base, secondo il mio principio che gli integratori debbano essere “pochi ma buoni”, le hanno permesso di avere più energie per essere più produttiva in palestra e sostenere un periodo particolarmente stressante, non solo per la preparazione.
Perfino nel posing, un aspetto che, a prima vista, sembrava non necessitasse di molte correzioni, abbiamo lavorato tanto per perfezionarlo con piccole modifiche che però hanno fatto una grande differenza.
Anche nelle fasi più impegnative e difficili, l’atteggiamento di Isabella è sempre stato positivo, focalizzato sul da farsi e mai sul lamentarsi per la fatica o le difficoltà incontrate lungo il percorso.
Il suo successo è l’ulteriore conferma che, per diventare una Campionessa, devi mangiare, allenarti, vivere e soprattutto pensare come un’atleta professionista, cominciando da subito, ben prima di vincere il titolo.
Annalisa